Notizie e approfondimenti sulla gestione del condominio
Tutte le novità dal mondo del condominio.
Le ultime notizie e approfondimenti dello Studio Cocchi dedicati alla gestione condominiale
News Condominio
Le ultime notizie e approfondimenti dello Studio Cocchi sulla gestione del Condominio.
Studiococchisrl1 week ago
COSA FARE SE SI VUOLE CAMBIARE COLORE AGLI INFISSI E TAPPARELLE
Voler sostituire vecchi infissi o tapparelle con modelli nuovi per migliorare l’efficienza energetica o acustica dell’abitazione è un diritto di ogni condomino.
Se si intendesse cambiare il colore dei serramenti andrà chiesto il consenso agli altri condomini.
Dato che una nuova tonalità interromperebbe l’armonia della facciata e la renderebbe non uniforme andrà chiesto il consenso agli altri condomini. Questo dovrà essere unanime, basta anche un solo “no” per non poter cambiare il colore di infissi e pareti.
Qualora l’intervento fosse stato effettuato senza permesso, un Giudice potrebbe obbligare il condomino alla rimozione dei serramenti nuovi e al pagamento di un risarcimento del danno.
Voler sostituire vecchi infissi o tapparelle con modelli nuovi per migliorare l’efficienza energetica o acustica dell’abitazione è un diritto di ogni condomino.
Se si intendesse cambiare il colore dei serramenti andrà chiesto il consenso agli altri condomini.
Dato che una nuova tonalità interromperebbe l’armonia della facciata e la renderebbe non uniforme andrà chiesto il consenso agli altri condomini. Questo dovrà essere unanime, basta anche un solo “no” per non poter cambiare il colore di infissi e pareti.
Qualora l’intervento fosse stato effettuato senza permesso, un Giudice potrebbe obbligare il condomino alla rimozione dei serramenti nuovi e al pagamento di un risarcimento del danno.
Studiococchisrl1 month ago
MODIFICARE IL REGOLAMENTO CONDOMINIALE
Il regolamento condominiale è un documento che disciplina l’uso delle parti comuni dell’edificio, definisce le modalità di ripartizione delle spese condominiali.
In alcuni casi può contenere limiti all’uso delle proprietà esclusive (ad es. divieto di attività rumorose, uso commerciale ecc.).
Esistono due tipologie fondamentali di regolamento:
1.Regolamento assembleare
Approvato in assemblea, può essere modificato con le maggioranze previste dall’art. 1136 c.c. Non può imporre limiti ai diritti individuali dei condomini;
2.Regolamento contrattuale
Di solito predisposto dal costruttore o approvato all’unanimità. Può contenere vincoli sulle proprietà esclusive. È opponibile anche agli acquirenti successivi se trascritto.
Per modifiche al regolamento assembleare, serve:
la maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno 500 millesimi (art. 1136, comma 2, c.c.).
Per modifiche al regolamento contrattuale, serve:
l’unanimità dei condomini. Anche l’assenza o l’astensione di un solo condomino equivale a un voto contrario.
Il regolamento condominiale è un documento che disciplina l’uso delle parti comuni dell’edificio, definisce le modalità di ripartizione delle spese condominiali.
In alcuni casi può contenere limiti all’uso delle proprietà esclusive (ad es. divieto di attività rumorose, uso commerciale ecc.).
Esistono due tipologie fondamentali di regolamento:
1.Regolamento assembleare
Approvato in assemblea, può essere modificato con le maggioranze previste dall’art. 1136 c.c. Non può imporre limiti ai diritti individuali dei condomini;
2.Regolamento contrattuale
Di solito predisposto dal costruttore o approvato all’unanimità. Può contenere vincoli sulle proprietà esclusive. È opponibile anche agli acquirenti successivi se trascritto.
Per modifiche al regolamento assembleare, serve:
la maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno 500 millesimi (art. 1136, comma 2, c.c.).
Per modifiche al regolamento contrattuale, serve:
l’unanimità dei condomini. Anche l’assenza o l’astensione di un solo condomino equivale a un voto contrario.
Studiococchisrl2 months ago
PATENTE A PUNTI NEI CANTIERI
Il Decreto Legge n. 19/2024 ha introdotto una rivoluzionaria misura nel settore edile: la patente a punti, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e la qualità nel campo delle costruzioni e ristrutturazioni, coinvolgendo sia le imprese che i professionisti autonomi. Ispirandosi al modello della patente di guida, questo meccanismo premia o penalizza gli operatori del settore in base al loro rispetto delle norme di sicurezza.
Con l’implementazione di questo sistema, anche i committenti e i responsabili dei lavori si trovano ad affrontare nuove responsabilità. In particolare, l’Articolo 90 del decreto introduce un obbligo di verifica fondamentale: il committente o il responsabile dei lavori deve ora accertarsi che le imprese esecutrici e i lavoratori autonomi coinvolti nel progetto siano in possesso della patente a punti valida.
Il Decreto Legge n. 19/2024 ha introdotto una rivoluzionaria misura nel settore edile: la patente a punti, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e la qualità nel campo delle costruzioni e ristrutturazioni, coinvolgendo sia le imprese che i professionisti autonomi. Ispirandosi al modello della patente di guida, questo meccanismo premia o penalizza gli operatori del settore in base al loro rispetto delle norme di sicurezza.
Con l’implementazione di questo sistema, anche i committenti e i responsabili dei lavori si trovano ad affrontare nuove responsabilità. In particolare, l’Articolo 90 del decreto introduce un obbligo di verifica fondamentale: il committente o il responsabile dei lavori deve ora accertarsi che le imprese esecutrici e i lavoratori autonomi coinvolti nel progetto siano in possesso della patente a punti valida.
Studiococchisrl6 months ago
Bonus Edilizi 2025 - Novità
La Legge di Bilancio per il 2025 modifica il vigente quadro normativo in materia di bonus edilizi. Si prevede:
la rimodulazione di tutte le principali detrazioni fiscali per la casa (Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus) al 36% nel 2025 e al 30% nel biennio 2026-2027 con limitazioni per i redditi superiori a 75.000 euro;
la maggiorazione della detrazione al 50% per le prime abitazioni nel 2025;
la maggiorazione della detrazione al 36% per le prime abitazioni nel biennio 2026-2027;
lo stop dal 15 ottobre 2024 al Superbonus;
l’esclusione da tutti i bonus edilizi delle caldaie alimentate unicamente da combustibili fossili, ossia le caldaie a condensazione attualmente incentivate, a meno che non siano inserite in un sistema ibrido (composto da caldaia a condensazione e pompa di calore);
la conferma per il 2025 del Bonus Mobili e del Bonus Barriere Architettoniche (dentro le spese sostenute per ascensori e montacarichi, per elevatori esterni all’abitazione, per la sostituzione di gradini con rampe, fuori il rifacimento di bagni e infissi).
La Legge di Bilancio per il 2025 modifica il vigente quadro normativo in materia di bonus edilizi. Si prevede:
la rimodulazione di tutte le principali detrazioni fiscali per la casa (Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus) al 36% nel 2025 e al 30% nel biennio 2026-2027 con limitazioni per i redditi superiori a 75.000 euro;
la maggiorazione della detrazione al 50% per le prime abitazioni nel 2025;
la maggiorazione della detrazione al 36% per le prime abitazioni nel biennio 2026-2027;
lo stop dal 15 ottobre 2024 al Superbonus;
l’esclusione da tutti i bonus edilizi delle caldaie alimentate unicamente da combustibili fossili, ossia le caldaie a condensazione attualmente incentivate, a meno che non siano inserite in un sistema ibrido (composto da caldaia a condensazione e pompa di calore);
la conferma per il 2025 del Bonus Mobili e del Bonus Barriere Architettoniche (dentro le spese sostenute per ascensori e montacarichi, per elevatori esterni all’abitazione, per la sostituzione di gradini con rampe, fuori il rifacimento di bagni e infissi).
Studiococchisrl7 months ago
AMIANTO
Con il termine amianto vengono indicati numerosi silicati naturali fibrosi. In natura l'amianto e molto diffuso in quanto i silicati rappresentano uno dei componenti fondamentali della crosta terrestre.
Alcuni tipi di amianto hanno avuto applicazioni specie in edilizia, soprattutto quello a matrice friabile, è stato utilizzato prevalentemente a fini ignifughi ed isolanti ed applicato a spruzzo su muri, pareti e strutture metalliche, legato in intonaco, sovrastante a controsoffitti o a pannelli non friabili, contenuto in pannelli di controsoffittature friabili, in cartoni o pannelli posti in genere dietro gli impianti di riscaldamento, nei tessuti antifiamma e nelle guarnizioni.
Il cemento-amianto è un materiale che, quando e nuovo o in buono stato di conservazione, di per sé, non tende a liberare fibre spontaneamente. Se trovasi interno degli edifici e non viene manomesso, anche dopo lungo tempo, non va incontro ad alterazioni significative tali da determinare un rilascio di fibre.
in Italia è vietato usarlo dal '92. In particolare la Legge 257 del 1992 prevede che le Regioni adottassero un piano di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica per difendere la popolazione dai pericoli derivanti dall’amianto.
Nella normativa vigente non vi sia alcun obbligo di rimozione di materiali contenenti amianto dagli edifici. Provvedimenti possono essere adottati dall’Autorità Sanitaria Locale (Sindaco) in seguito a valutazione degli Organi di Vigilanza. Se le norme vigenti non prevedono la rimozione delle coperture in cemento-amianto è perché da queste non si ha una diffusione spontanea di fibre nell’aria, non essendoci, quindi, alcun rischio per la salute.
Se la scoperta di amianto friabile avviene in seguito all’esecuzione di attività di manutenzione, tale attività dovrà essere sospesa e l’amministratore dovrà darne comunicazione all’ARPAV. Si richiama in questi casi il rispetto della normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori durante il lavoro di cui al D.Lgs. 626/94 e al D.Lgs. n. 277/91. In particolare si richiama l'art. 34 del D.Lgs. 277 del 15.08.1991 che dispone che il datore di lavoro predisponga un Piano di lavoro prima dell’inizio dei lavori di demolizione o di rimozione dell'amianto, ovvero dei materiali contenenti amianto, dagli edifici, strutture, apparecchi e impianti, nonché dai mezzi di trasporto.
L’eventuale attività di bonifica deve essere condotta con estrema cautela in quanto può essere pericolosa per chi la effettua e per le persone che occupano l'edificio. La ditta che esegue la bonifica deve presentare un piano di lavoro all'ASL competente per territorio.
Sono previsti i seguenti interventi di bonifica:
- rimozione dei materiali;
- incapsulamento: applicazione di prodotti che impediscono la dispersione delle fibre
- sovracopertura: si usa per i tetti in eternit e consente nell'installare una nuova copertura senza rimuovere quella esistente;
- confinamento: consiste nel separare fisicamente i materiali con amianto dai locali abitativi (es. controsoffittatura).
La scelta del metodo di bonifica da attuare deve essere effettuata da personale esperto in base all'analisi dello stato dei materiali e alle caratteristiche costruttive e d'uso dell'edificio.
I materiali contenenti amianto devono essere smaltiti da ditte specializzate iscritte all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti.
Con il termine amianto vengono indicati numerosi silicati naturali fibrosi. In natura l'amianto e molto diffuso in quanto i silicati rappresentano uno dei componenti fondamentali della crosta terrestre.
Alcuni tipi di amianto hanno avuto applicazioni specie in edilizia, soprattutto quello a matrice friabile, è stato utilizzato prevalentemente a fini ignifughi ed isolanti ed applicato a spruzzo su muri, pareti e strutture metalliche, legato in intonaco, sovrastante a controsoffitti o a pannelli non friabili, contenuto in pannelli di controsoffittature friabili, in cartoni o pannelli posti in genere dietro gli impianti di riscaldamento, nei tessuti antifiamma e nelle guarnizioni.
Il cemento-amianto è un materiale che, quando e nuovo o in buono stato di conservazione, di per sé, non tende a liberare fibre spontaneamente. Se trovasi interno degli edifici e non viene manomesso, anche dopo lungo tempo, non va incontro ad alterazioni significative tali da determinare un rilascio di fibre.
in Italia è vietato usarlo dal '92. In particolare la Legge 257 del 1992 prevede che le Regioni adottassero un piano di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica per difendere la popolazione dai pericoli derivanti dall’amianto.
Nella normativa vigente non vi sia alcun obbligo di rimozione di materiali contenenti amianto dagli edifici. Provvedimenti possono essere adottati dall’Autorità Sanitaria Locale (Sindaco) in seguito a valutazione degli Organi di Vigilanza. Se le norme vigenti non prevedono la rimozione delle coperture in cemento-amianto è perché da queste non si ha una diffusione spontanea di fibre nell’aria, non essendoci, quindi, alcun rischio per la salute.
Se la scoperta di amianto friabile avviene in seguito all’esecuzione di attività di manutenzione, tale attività dovrà essere sospesa e l’amministratore dovrà darne comunicazione all’ARPAV. Si richiama in questi casi il rispetto della normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori durante il lavoro di cui al D.Lgs. 626/94 e al D.Lgs. n. 277/91. In particolare si richiama l'art. 34 del D.Lgs. 277 del 15.08.1991 che dispone che il datore di lavoro predisponga un Piano di lavoro prima dell’inizio dei lavori di demolizione o di rimozione dell'amianto, ovvero dei materiali contenenti amianto, dagli edifici, strutture, apparecchi e impianti, nonché dai mezzi di trasporto.
L’eventuale attività di bonifica deve essere condotta con estrema cautela in quanto può essere pericolosa per chi la effettua e per le persone che occupano l'edificio. La ditta che esegue la bonifica deve presentare un piano di lavoro all'ASL competente per territorio.
Sono previsti i seguenti interventi di bonifica:
- rimozione dei materiali;
- incapsulamento: applicazione di prodotti che impediscono la dispersione delle fibre
- sovracopertura: si usa per i tetti in eternit e consente nell'installare una nuova copertura senza rimuovere quella esistente;
- confinamento: consiste nel separare fisicamente i materiali con amianto dai locali abitativi (es. controsoffittatura).
La scelta del metodo di bonifica da attuare deve essere effettuata da personale esperto in base all'analisi dello stato dei materiali e alle caratteristiche costruttive e d'uso dell'edificio.
I materiali contenenti amianto devono essere smaltiti da ditte specializzate iscritte all'albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti.
Studiococchisrl10 months ago
DETRAZIONI FISCALI RISTRUTTURAZIONE
In tema di ristrutturazioni e lavori condominiali, l'Amministrazione finanziaria ha recentemente ricordato che se non ci sarà una nuova proroga, la detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici (prevista dall’articolo 16-bis del Tuir) dal 1° gennaio 2025 scenderà dall’attuale misura del 50% a quella del 36%.
In tema di ristrutturazioni e lavori condominiali, l'Amministrazione finanziaria ha recentemente ricordato che se non ci sarà una nuova proroga, la detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici (prevista dall’articolo 16-bis del Tuir) dal 1° gennaio 2025 scenderà dall’attuale misura del 50% a quella del 36%.